Le Scuderie di Palazzo Aragona sorgono su un’altura che domina Vasto da Sud e che si affaccia verso la valle del Trigno, via da sempre strategica per il collegamento fra la costa abruzzese e l’entroterra campano.

Il nome “Aragona” secondo alcuni deriva dal fatto che al momento della costruzione del Palazzo dei d’Avalos, la signora di Vasto era Maria d’Aragona, moglie del marchese Alfonso III. In realtà, deriva invece da un adattamento del precedente toponimo “Rahone”. Lo conosciamo dalla presenza in questo luogo di un monastero longobardo, Santo Stefano in Rahone, già nell’VIII secolo.

La fondazione però è probabilmente ancora precedente e risale al VI secolo, quando i bizantini costruirono qui un luogo fortificato, detto “castrum”, che assunse il nome di Castrum Reùnias.

Purtroppo degli insediamenti precedenti non è rimasto nulla, perché inglobato nel palazzo costruito nel 1522 da Dario d’Antonello, figura di spicco del periodo, diventato nel 1529 sindaco della città su nomina del marchese.

Il palazzo, costituito da più corpi con tre cortili, fu acquistato all’inizio del Settecento dal marchese Cesare Michelangelo d’Avalos. Il marchese vi fece importanti lavori e lo arricchì di oggetti artistici, utilizzandolo come stazione di posta per il cambio dei cavalli, così come attestato in documenti del 1723 relativi alle celebrazioni del Toson d’Oro.

Alla sua morte rimase nelle proprietà della famiglia d’Avalos fino a Ortensia d’Avalos, che lo portò in dote a suo marito, il duca Giovanni Quarto di Belgioioso.

Fu in questo periodo e precisamente il 5 settembre 1897, che in queste mura venne alla luce Maria Antonietta Bartoli Avveduti, figlia dell’amministratore del duca, più tardi divenuta una diva del cinema muto con il nome d’arte di Elena Sangro.

Dopo un passaggio di proprietà e la distruzione delle neviere site nello spazio occupato oggi dallo stadio Aragona, il palazzo venne utilizzato fino alla fine degli anni Cinquanta come manifattura. Divenne così sede della SALTO, Società Adriatica Lavorazione Tabacchi Orientali.

Oggi gli spazi dove prima avveniva la trasformazione dei tabacchi sono stati recuperati come sale espositive e polo bibliotecario.

Il Polo bibliotecario intitolato a Raffaele Mattioli all'interno delle Scuderie Aragona

Sono stati denominati “Scuderie di Palazzo Aragona” in memoria dell’antico impiego del luogo.

La cappella di palazzo, restaurata a inizio Novecento dal duca di Belgioioso, è stata ugualmente recuperata e riaperta al culto a inizio anni Duemila.

Nel 2013 la cappella è stata ceduta alla chiesa ortodossa della comunità romena, molto numerosa a Vasto e dintorni. 

L'ingresso della chiesa di Santa Maria di Costantinopoli alle Scuderie Aragona